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APPUNTIDILINUX E' STATO SPOSTATO SU UN NUOVO SITO: WWW.APPUNTIDILINUX.IT

QUESTO RIMMARRÀ COME ARCHIVIO STORICO DEI POST DALLA NASCITA DEL PROGETTO AD OGGI MARZO 2016.

GRAZIE A TUTTI VI ASPETTO SUL NUOVO SITO.
ROBERTO LISSANDRIN

venerdì 30 aprile 2010

Linux: è arrivata Ubuntu 10.04 Lucid Lynx

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Canonical ha da poche ore annunciato il rilascio ufficiale di Ubuntu 10.04 LTS, nome in codice Lucid Lynx. La nuova release della popolare distribuzione Linux giunge dopo 6 mesi di sviluppo, nel corso dei quali si è lavorato moltissimo sull'aspetto estetico e su alcune nuove funzionalità.

Come indicato dalla presenza della sigla LTS a fianco del nome, acronimo che sta per Long-Term Support, la release 10.04 di Ubuntu garantirà un supporto di 3 anni per la versione desktop e di 5 per quella server; ricordiamo che normalmente per il rilascio delle versioni non-LTS Canonical limita il supporto a 18 mesi.

Ad una prima occhiata salta subito all'occhio il nuovo tema grafico, radicalmente diverso da quello proposto nelle release precedenti. Per questa versione, infatti, Canonical ha deciso di abbandonare le classiche tinte color marrone in favore di una gamma di colori ritenuta più alla moda.

Il nuovo tema grafico tuttavia non è l'unica novità apportata all'interfaccia utente di Ubuntu: gli sviluppatori hanno trasformato l'area di notifica vicino all'orologio in menù integrati chiamati "application indicators" caratterizzati da un comportamento più definito ed una miglior gestibilità delle funzioni aggiuntive messe a disposizione. Sempre in quest'area è localizzata un'altra novità dedicata alla comunicazione: Lucid Lynx integra infatti Gwibber, un client per il microblogging che consente di accedere ai più popolari servizi di social networking direttamente dal desktop.

Gwibber non è l'unica applicazione aggiunta in Ubuntu 10.04. Altri software piuttosto promettenti sono PiTiVi, uno strumento per l'editing video basato sul framework multimediale GStreamer ed il nuovo riproduttore multimediale Rythmbox, grazie al quale è possibile accedere ad Ubuntu One Music Store. Il nuovo servizio musicale di Canonical consentirà agli utenti di acquistare brani musicali senza DRM e di archiviarli sul proprio account alla rete cloud Ubuntu One fornito gratuitamente a tutti gli utenti. Non ci sono infine grosse novità riguardo il desktop environment: Canonical ha infatti scelto di affidarsi ancora una volta a Gnome in versione 2.30.

Per chi fosse interessato è possibile scaricare Ubuntu 10.04 a questo indirizzo; il alternativa è inoltre possibile sfruttare il protocollo bit torrent, in tal caso vi rimandiamo a questa pagina. Gli utenti che hanno già installato sul proprio sistema Ubuntu 9.10 possono invece effettuare l'aggiornamento direttamente dal sistema selezionando l'applicazione Gestore Aggiornamenti dal menù sistema, amministrazione.

Fonte: http://www.hwupgrade.it/news/software/linux-arrivata-ubuntu-1004-lucid-lynx_32429.html

Roberto Lissandrin

giovedì 29 aprile 2010

EasyPeasy 1.6: distribuzione Linux per netbook

Ho testato la nuova Easypeasy 1.6 derivata dalla nuova ubuntu 10.04, direi ottima per netbook ... boot velocissimo e anche tutto il resto e' snello e veloce, ovviamente poca possibilita' di personalizzazione del desktop e della barra delle applicazioni....

EasyPeasy è una distribuzione Linux basata su Ubuntu 10.04 Lucid Lynx, che dovrebbe essere rilasciata entro questa settimana (ed esattamente domani) in versione finale. Disponibile nella Release Candidate 1.6, EasyPeasy è un sistema operativo specificamente ottimizzato per i netbook e dunque per una visualizzazione a 1024x600 pixel. Questa versione si avvia con una velocità maggiore del 25% rispetto alla release 1.5, cioè circa 45 secondi prima.

EasyPeasy 1.6

I nuovi driver Nvidia sono stati già aggiunti così come una nuova interfaccia basata sull'ulima versione di Ubuntu Netbook Edition. Inoltre, i social network come Twitter e Facebook sono stati già integrato nella configurazione di default attraverso MeMenù. Potete scaricare EasyPeasy 1.6 da questa pagina

Fonte: http://notebookitalia.it/easypeasy-1-6-distribuzione-linux-per-netbook-8248

Roberto Lissandrin

Trasformare GNOME in Windows 7 grazie a Win2-7 Pack

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Può piacere o meno ma resta il fatto che il look di Windows 7 ha fatto proseliti tra i suoi utenti e tra quelli dei sistemi operativi alternativi: le trasparenze, la nuova gestione delle applicazioni attive e un aspetto moderno potrebbero far gola anche agli utenti dei sistemi operativi liberi.

Se siete tra questi allora apprezzerete la disponibilità di Win2-7 Pack, un pacchetto che permette di donare a GNOME e altri componenti del desktop environment lo stesso look ‘n’ feel di Windows 7.

L’attuale versione 4.8 beta di Win2-7 Pack include cinque varianti del tema di Windows 7 e provvede all’installazione di temi per Emesene, gnome-terminal, Metacity, Emerald, X-Splash, OpenOffice.org; non mancano, ovviamente, i set di icone, sfondi e suoni.

Per maggiori informazioni potete fare riferimento alla pagina su GNOME-Look o al forum della comunità di utilizzatori.



Fonte: http://www.oneopensource.it/27/04/2010/trasformare-gnome-in-windows-7-grazie-a-win2-7-pack/

Roberto Lissandrin

mercoledì 28 aprile 2010

Università di Ferrara - Seminario Linux

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Il seminario di oggi 28 Aprile 2010 aveva come argomento:

l'installazione, configurazione e personalizzazione di Linux con particolare riferimento alla distribuzione Linux Mint versione 8, una tra le piu' utilizzate e diffuse del momento direttamente derivata da Ubuntu.

L' ISO cioè l'immagine da masterizzare su cd e' reperibile al sito ufficiale all'indirizzo:

http://www.linuxmint.com/download.php

quella consigliata e' la versione Main Edition in quanto ricca di utility e programmi già pronti all'uso.La distribuzione è una Live cd quindi utilizzabile facendo il boot da cdrom anche senza installazione.
L'installazione può essere fatta direttamente su hard disk (utilizzandolo tutto o solo due partizioni di esse - una per linux e una per la swap) oppure in macchina virtuale mediante software di virtualizzazione come Virtualbox, VmWare Virtualpc o altri.

La guida in allegato oltre ad una rapida introduzione a Linux e alla sua storia spiega proprio passo dopo passo come installare, configurare e personalizzare Linux ed e' utilizzabile su tutte le distribuzioni Debian derivate con interfaccia grafica Gnome.Video esempio di alcuni esempi di effetti grafici del desktop attivabili in linux mediante compiz




Roberto Lissandrin

Download:
FLVMP43GP

Nuovo look per nuovo Linux Mint 9

Clement Lefebvre, l’ideatore e la mente di Linux Mint, ha fatto sapere tramite il blog ufficiale che la prossima versione di Linux Mint avrà un nuovo aspetto grafico.

Linux Mint 9 avrà il nome in codice di Isadora, un nome di origine Greco-Latina che significa “Dono Luminoso”. Linux Mint 9 Isadora sarà basata sulla prossima ventura Ubuntu 10.04 LTS, e sarà pertanto essa stessa una sorta di LTS. Molto probabilmente vedrà la luce a maggio 2010 (ma aspettiamoci anche uno slittamento a giugno).

Ora, Linux Mint 9 Isadora si ammodernerà oltre che nelle funzionalità anche nella grafica. Stando a quanto postato da Clement Lefebvre diverse persone avrebbero voluto mantenere una veste grafica simile a quella delle precedenti versioni Linux Mint 7 Gloria e Linux Mint 8 Helena. Nulla da fare, bisogna cambiare.

Ecco quindi arrivare due importanti novità. La prima riguarda la possibilità di poter impostare uno stile per i bottoni e le finestre. Uno stile a scelta tra tre preimpostati: Traditional, Mac, Ubuntu. Ebbene diciamolo lo stile dei sistemi Apple attira sempre la curiosità e affascina gli utenti Linux.

Seconda novità: verrà creato un nuovo set di wallpaper. Qui la partita è più difficile e Clement Lefebvre ha deciso di giocarla avviando un “Contest” sul sito “99Design”. Già siamo arrivati ad un centinaio di proposte molte delle quali già sono state scartate. Se avete idee, mezzi e tempo, allora potete partecipare anche voi.

Fonte: http://www.oneopensource.it/28/04/2010/il-nuovo-look-di-linux-mint-9/

Roberto Lissandrin

lunedì 19 aprile 2010

I migliori software di video editing disponibili per Linux

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Il videoediting delle proprie riprese amatoriali è una delle attività più divertenti ed esose in termini di tempo, e collegato alla crescente diffusione di Videocam ad alta risoluzione ha permesso il proliferare di software per tutti i tipi di utenti, dai principianti ai registi.

Su Windows e Mac, infatti, la scelta è piuttosto ampia, dal gratuito fino ai software di migliaia di euro: Movie Maker, Pinnacle Studio, Sony Vegas, iMovie, Adobe Premiere Pro.....

E su Linux?

La complessità di un software di videoediting ha reso difficile creare programmi che soddisfino tutte le tipologie di utenti, senza contare il problema della stabilità e compatibilità.

Nonostante ciò, non mancano le alternative gratuite e open source che permettono di effettuare tagli, aggiungere effetti e transizioni anche sul pinguino.

Analizzeremo i principali programmi presenti per Linux, mostrandone pregi e difetti.

Abilitare FireWire

Su Ubuntu 9.10 (il sistema utilizzato per la prova) il supporto a FireWire (IEEE 1394) è disabilitato di default, quindi se dovete acquisire video tramite questa interfaccia, dovrete attivare FireWire da terminale, con questa procedura:

sudo gedit /etc/modules

Aperto l'editor di testo, aggiungiamo in fondo i moduli da avviare:

ieee1394

dv1394

video1394

raw1394

Salviamo le modifiche, e da terminale digitiamo:

sudo gedit /etc/udev/rules.d/40-permissions.rules

E aggiungere queste stringhe:

KERNEL=="raw1394", MODE="0666", GROUP="disk"

KERNEL=="dv1394*", MODE="0666", GROUP="video"

KERNEL=="video1394*", MODE="0666", GROUP="video"

Se sono già presenti, modificarle come sopra.

Salvate e riavviate il PC.

Ora le videocam con FireWire verranno riconosciute dal sistema.

KINO

Lo si scarica da Ubuntu Software Center (o dal menu aggiungi/rimuovi, per versioni precedenti a Ubuntu 9.10), o dal sito

È ottimo per catturare il video tramite FireWire, con comandi AV/C per controllare la videcamera da PC.

Il programma è solo in inglese, ma l'interfaccia è molto intuitiva, tutti i comandi principali sono a portata di clic.

È piuttosto stabile, anzi è il più stabile tra quelli provati.

È l'unico che in fase di cattura video da DV che permette di vedere l'anteprima dello stesso.

Poche le altre funzioni: solo taglio e aggiunta di qualche effetto rudimentale.

L'export dei filmati è buono, i formati supportati sono MPEG e DV file, con possibilità di esportare tramite IEEE1394,

Formato DVD (crea solo i file), XviD e H.264.

VOTO: 7.

OPENSHOT


Ottimo programma, nonostante manchi la possibilità di acquisire da DV.

Supporta molti formati video, anche HD.

Completamente tradotto in italiano, chiaro e semplice, ma all'occorrenza abbastanza impegnativo anche per utenti esperti.

Un gran numero di transizioni ed effetti sono correlati al programma.

L'anteprima video è abbastanza fluida e senza scatti.

Si possono aggiungere i titoli tra una scena e l'altra, con possibilità di creare un titolo personalizzato.

Impressionante la possibilità di export: si va dal 3GPP fino ai formati HD Blu-ray (solo file, non masterizzazione).

Molto lento in fase di rendering del video.

Attualmente il mio preferito per comodità e funzioni.

Il programma non è disponibile da Ubuntu Software Center, bisogna installarlo da terminale digitando questi comandi:

sudo add-apt-repository ppa:jonoomph/openshot-edge

sudo apt-get update

sudo apt-get install openshot openshot-docs

O scaricando il file .deb dal sito

VOTO: 8.

LIVES

Strumento professionale, nonostante sia gratuito.Io stesso mi sono perso tra i menu con tutte le funzioni che offre!

Acquisisce da DV e da dischi DVD.

Supporta tutti i tipi di formato video, anche HD.

Numero di effetti video e audio enorme, vastissimo, secondo solo a Adobe Premiere Pro.

Nonostante la lingua italiana, è molto difficile da utilizzare, almeno ai neofiti.

Peccato che sia troppo instabile: durante l'acquisizione DV il programma mi è crashato e ha bloccato l'intero sistema operativo.

Se migliora da questo punto di vista, siamo al top.

Disponibile da Ubuntu Software Center, o dal sito

VOTO: 7,5.


KDENLIVE



La risposta di KDE a LiVES.

L'interfaccia ricorda da vicino quella di Adobe premiere.

Grafica gradevole e chiara, con tutto il necessario in primo piano.

Anche gli effetti e le transizioni sono numerosi, cosi come la possibilità di creare multi tracce.

Non acquisisce da DV, ma solo da File.

Supporto a tutti i tipi di file video, sia in importing e exporting.

Procedura guidata per la creazione dei DVD, molto comoda.

Stabile su KDE, qualche incertezza su GNOME (qualche crash ogni tanto).

L'anteprima video su GNOME sul mio PC è stata penosa, con scatti e audio disturbato.

Scaricabile sempre dall'Ubuntu Software Center, o dal sito.

VOTO: 7,5.


Altri software da provare

Ecco altri software simili da provare per Linux:

Commento Finale

Personalmente reputo l'accoppiata Kino+OpenShot Video Editor molto buona per utenti principianti.

LiVES e Kdenlive dispongono di maggiori funzionalità, ma sono più difficili da utilizzare, adatti solo ad utenti esperti.

Ma visto che sono tutti gratuiti, niente vi vieta di tenerli tutti insieme.

Fonte: http://www.megalab.it/5763/i-migliori-software-di-video-editing-disponibili-per-linux

Roberto Lissandrin

venerdì 16 aprile 2010

AVG rescue cd basato su linux

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AVG Technologies ha rilasciato un nuovo strumento gratuito per il ripristino dei computer infetti, utilizzabile anche senza far partire il sistema operativo.

Si tratta d AVG Rescue CD (già incluso nella linea di soluzioni business di AVG) ed è un potente tool per risolvere i problemi dei computer colpiti da virus che non possono avviare il sistema operativo o che presentano un'infezione che non ne consente il normale funzionamento.

Scaricabile direttamente su cddvd o replicabile su memoria USB, AVG Rescue CD integra una versione portatile del famoso anti-virus AVG con in più un set di strumenti autonomi avviabili direttamente dal supporto utilizzato.

Tra le varie funzionalità, ci sono la scansione preventiva degli hard disk per la ricerca di virus e malware, senza dover avviare il sistema operativo e il ripristino automatico di un collegamento di rete.

AVG Rescue CD è basato sul sistema operativo Linux, il che consente di accedere alle funzioni di base di AVG da una semplice interfaccia utente.

Fonte: http://www.ampletech.net/news/software/2922/avg-rescue-cd-nuovo-tool-contro-virus-malware.html

Roberto Lissandrin

giovedì 15 aprile 2010

MeeGo su netbook e smartphone, ecco com'è

Intel ha mostrato lo stato di MeeGo a Pechino, in occasione della conferenza per sviluppatori che tiene annualmente. Il sistema operativo, adatto sia a netbook che a smartphone, è nato dalla fusione di Moblin e Maemo.

Al'IDF di Pechino Intel ha iniziato a mostrare pubblicamente Meego, il sistema operativo nato dalla fusione di Maemo (Nokia) e Moblin. Questo SO, basato su Linux, può funzionare sia su smartphone che netbook, e naturalmente anche su eventuali dispositivi "intermedi".


Durante l'evento Intel ha mostrato come appare e come si comporta MeeGo 1.0 su un netbook (un Acer Aspire One), come potete vedere dal video. L'interfaccia può essere suddivisa in diversi elementi che, grazie a widget, possono mostrare molte informazioni diverse, dai contatti personali a YouTube, dai social network alla posta elettronica.



Il browser predefinito sarà una versione dedicata di Google Chrome, ma sarà disponibile anche Firefox. Sugli smartphone, invece, dovremmo ritrovare Fennec, la versione mobile di Firefox. Il sistema supporterà senza problemi schermi multi-touch e gesti. Nel video s'intravede persino il supporto ai giochi 3D, un elemento essenziale per avere successo nel moderno settore degli smartphone.

Alla presentazione non si è parlato di negozio online per le applicazioni, ma siamo sicuri che questo elemento non mancherà quando il SO sarà presentato ufficialmente il prossimo ottobre.

Fonte: http://www.tomshw.it/cont/news/meego-su-netbook-e-smartphone-ecco-com-e/24846/1.html

Roberto Lissandrin

mercoledì 14 aprile 2010

Anche Fedora si rinnova pronta la beta di Fedora 13

Rispetto al diretto avversario Ubuntu 10.04, Fedora 13 non presenta grosse novità dal punto di vista grafico ma sotto la scocca i cambiamenti sono tutt’altro che invisibili. Tra le novità più interessanti di questo rilascio segnaliamo l’installazione automatica dei driver della stampante, miglioramenti allo strumento per la gestione degli utenti, supporto 3D sperimentale per schede video NVIDIA, autenticazione SSSD per gli utenti e l’inclusione di Zarafa, una nuova suite groupware open-source. Per quanto riguarda il desktop, il gestore di foto Shotwell, il software di backup Deja-dup, l’utility per la scansione dei documenti e il client Twitter/Identi.ca Pino sono entrati ufficialmente a far parte dell’installazione predefinita dei pacchetti di Fedora 13. Per tutti gli appassionati all’universo Apple, invece, la nuova versione della distribuzione Red Hat mette a disposizione un migliore supporto a iPod, iPod Touch e iPhone (le foto verranno gestite dal Photo Manager di sistema e la libreria musicale da Rhythmbox). Gli ambienti desktop predefiniti sono GNOME 2.30 e KDE 4.4. L’elenco di tutte le nuove feature è disponibile su questa pagina mentre il download è possibile effettuarlo da questo indirizzo. Qui le note di rilascio.

Fonte: http://www.tuxjournal.net/?p=11841

Roberto Lissandrin

giovedì 1 aprile 2010

Recuperare file cancellati su partizioni NTFS con Linux

Interessante post su come recuperare file cancellati da dischi ntfs avviando il pc con una distribuzione live linux ....

Anche se è difficile ammetterlo, anche ai geek più bravi capita di cancellare dei file per sbaglio. Certo, far sapere in giro che si è eliminata accidentalmente una tesi universitaria piuttosto che un importante documento di lavoro assicura una figura barbina quasi uguale a quella di Emanuele Filiberto a Sanremo, ma c’è un modo per rifarsi immediatamente agli occhi di amici e colleghi e recuperare la propria aura da santone del codice binario.
Se vi state chiedendo quale, leggete il titolo del post. Da veri geek, al posto di usare uno dei tanti software ultra-user-friendly per il recupero dei file cancellati sulle partizioni NTFS (quelle di Windows, tanto per intenderci), possiamo compiere la medesima operazione sfruttando una distro Linux live o un’installazione di Linux (nel nostro caso Ubuntu).
La procedura passo passo per portare a termine la “missione” la trovate qui sotto. Forse a primo acchito può sembrare un tantino complicata, ma vi assicuriamo che col tempo e la pratica diventa tutto molto più semplice. E poi, se non fosse difficilotta che razza di geekata sarebbe? ‘Taca banda!

Lanciare il Terminale;

Accertarsi di aver installato il pacchetto contenete il software per il recupero dei file cancellati su drive NTFS, dando il comando sudo apt-get install ntfsprogs. Nel caso in cui questo non dovesse risultare presente, procedere con l’installazione;

Adesso bisogna identificare il drive da cui recuperare i file. Occorre quindi lanciare il comando sudo fdisk –l e appuntarsi il nome del dispositivo avente il file system HPFS/NTFS (nel nostro caso /dev/sda1);

Per ottenere una lista dei file recuperabili dall’hard disk NTFS (e il loro tasso di recuperabilità), dare il comando sudo ntfsundelete [NOME DELL’HARD DISK] (nel nostro caso sudo ntfsundelete /dev/sda1);

Adesso si può procedere con il recupero vero e proprio dei file. Occorre quindi dare il comando sudo ntfsundelete /dev/sda1 –u –m [FILE DA RECUPERARE] per recuperare un singolo file (es sudo ntfsundelete /dev/sda1 –u –m notepad.png per recuperare il file notepad.png), oppure il comando sudo ntfsundelete /dev/sda1 –u –m *.[ESTENSIONE FILE DA RECUPERARE] per recuperare tutti i file con una determinata estensione (es sudo ntfsundelete /dev/sda1 –u –m *.jpg per recuperare tutti i file jpg);

A questo punto, i file recuperati sono stati salvati nella cartella home ma non sono ancora accessibili in quanto memorizzati come root e non come semplice utente. Per ottenere l’accesso a tutti i file recuperati basta dare il comando sudo chown [PROPRIO NOME UTENTE] *, mentre per ottenere l’accesso ad un singolo file tra quelli recuperati, occorre dare il comando sudo chown [PROPRIO NOME UTENTE] [NOME FILE].

Questo è quanto. Adesso sapete come utilizzare la vostra distro live e/o la vostra installazione di Linux come un’arma infallibile per il recupero dei file cancellati sulle partizioni formattate in NTFS. Visto che poi non era così difficile?

Fonte: http://www.geekissimo.com/2010/04/01/recuperare-file-cancellati-ntfs-con-linux/

Roberto Lissandrin

Rilasciata Sabayon 5.2, si corre verso la 6.0

Sabayon, che ormai in ambiente Linux è diventata una realtà, è la distribuzione di nazionalità italiana creata da Fabio Erculiani, basata sulla più celebre Gentoo Linux, che aggiunge, alla struttura di base già consolidata dalla distro ottimizzata per eccellenza, molte caratteristiche che possono avvicinare l’utente medio al mondo del pinguino, e più precisamente alla distro madre Gentoo.

Erculiani ha dato da poco tempo la notizia della disponibilità della nuova minor release della distribuzione da lui creata e gestita; questa versione 5.2 promette moltissime novità, come il nuovo Entropy Framework 0.99.38.7. Entropy è il package manager, gestore di pacchetti precompilati che affianca il tradizionale Portage nel sempre difficile lavoro di gestione del software.

Le novità dal punto di vista degli ambienti desktop sono GNOME e KDE entrambi aggiornati alle ultime release stabili, rispettivamente 2.28 e 4.4.1, mentre dal punto di vista del cuore del sistema, la versione del kernel è una assolutamente non datata 2.6.33. Come al solito Sabayon integra, oltre ad interessanti software, anche tutto ciò che serve riguardo l’eyecandy: per fornire un’esperienza utente di assoluto rispetto, la distribuzione mette a disposizione, per lo spin GNOME il compositing window manager Compiz Fusion, mentre nella variante KDE gli effetti grafici vengono egregiamente gestiti da KWin.

Riprendendo il discorso relativo ai kernel, l’immagine installata di default è ottimizzata per postazioni desktop, ma nei repository ufficiali non è assolutamente difficile reperire differenti kernel ottimizzati e ricompilati per altri scopi: è presente un’immagine del kernel apposita per server, e ce n’è anche una con abilitato OpenVZ. La distribuzione inoltre può essere utilizzata direttamente da Windows, inserendo il DVD di installazione, dal quale può essere lanciato QEMU.

Inoltre, Erculiani con questo ultimo changelog oltre a dichiarare tutte le caratteristiche di questo rilascio minore, annuncia l’inizio della corsa verso la nuova major release della distribuzione battente bandiera italiana, facendo preparare le menti degli utenti per la meta 6.0 che a quanto pare è sempre più prossima.

Per scaricare il DVD dell’ultima release, è sufficiente recarsi nella sezione apposita del sito ufficiale, e scegliere un mirror che ci soddisfi dalla nutrita lista di server disponibili.

Fonte: http://www.oneopensource.it/30/03/2010/rilasciata-sabayon-52-si-corre-verso-la-60/

Roberto Lissandrin

Ubuntu ascolta in parte le lamentele, i pulsanti tornano a destra

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Ormai il tema era stato trattato in tutte le maniere, da chi era pro, da chi era contro, da chi diceva che Canonical stava imitando pallidamente Apple, da chi diceva che comunque conta il vino e non la botte. Ebbene, a quanto pare, dopo la decisione di Shuttleworth di mantenere i pulsanti a sinistra per tutto il periodo relativo alla prima beta, pare che si sia arrivati alla resa dei conti; dai repository di Lucid provengono aggiornamenti rassicuranti sulla questione ormai sviscerata in tutte le sue salse.

In molti si sono infatti accorti di un cambiamento decisivo riguardo le preferenze dell’aspetto in Ubuntu 10.04, che riguarda in particolare la selezione dei temi: se viene selezionato Ambiance, tutto rimane come prima, con i pulsanti a sinistra, ma come viene scelto qualcos’altro i controlli delle finestre tornano a posizionarsi sulla destra, passando al comportamento tradizionale di Metacity.

Lo stesso accade se si passa da un tema per così dire standard, a Radiance o Ambiance, i due temi ufficiali che caratterizzano il nuovo brand della distribuzione: i pulsanti tornano nella disposizione a sinistra, come “richiesto” dal tema. In questo modo sicuramente saranno accontentati tutti, o quasi; gli utenti degli altri temi non li vedranno storpiati dalla decisione di Canonical, mentre chi usa Ambiance sarà contento della possibilità di riavere i bottoni sulla sinistra, oppure potrà riportarli sulla destra come abbiamo già spiegato sulle pagine di questo blog.

Fonte: http://www.oneopensource.it/29/03/2010/ubuntu-ascolta-in-parte-le-lamentele-i-pulsanti-tornano-a-sinistra/

Roberto Lissandrin